Bere caffè è una delle cose più belle del mondo, ma purtroppo non fa molto bene alla salute, soprattutto dei bambini. L’apporto di caffeina che può provocare danni all’apparato digerente, perdita di sonno e anche irrequietezza.
Ovviamente sono da evitare la coca cola e gli energy drink, che contengono questa sostanza e secondo l’IARC fanno male sia a grandi che piccini.
Tuttavia molti genitori si chiedono se i bambini possono bere caffè, anche solo per assaggiare, quindi ora facciamo chiarezza su questa sostanza.
Quando i bambini possono bere il caffè?
I medici non consigliano di inserirlo come bevanda, nella dieta dei bambini, perché non fa bene e può diventare presto un abitudine poco salutare.
Anche se prima o poi arriva la famosa richiesta di provarlo e allora ci si sente in difficoltà. La soluzione migliore sarebbe smettere di berlo davanti a loro, così per dare l’esempio e quindi ben presto se ne dimenticheranno.
L’alternativa più convincente sarebbe fargli assaggiare un goccio di caffè. Ma attenzione, i neonati non possono provare nemmeno un goccio di caffè!
Fino ad una certa età sarebbe meglio proprio evitare di dare anche solo un goccio, considerando che una tazzina contiene circa 85 g di caffeina.
A 6 anni
A 6 anni, il bambino, potrebbe provare il caffè, ma un solo goccio magari diluito nel latte, giusto per fargli provare il sapore. Possiamo specificare ciò che abbiamo detto sopra, la caffeina fa male e può provocare danni all’apparato digerente e anche cardiovascolare con conseguente tachicardia precoce.
Oltre a limitare il sonno, provocare cefalea e a creare dipendenza. A quest’età, andrebbe anche limitato il consumo di bibite che contiene caffeina, ma anche il té e determinati alimenti come caramelle e merendine.
A 12 anni
12 anni è l’età consigliata per cominciare a provare un po’ di caffè. Si possono assumere circa 45 g di caffeina. Meglio evitare di consumarlo tutti i giorno o quantomeno limitare il consumo di bevande e alimenti con caffeina come gli energy drink che tanto vanno di moda. Se notate che il bambino preferisce il caffè, allora solo quello.
Ovviamente bisogna valutare lo stato di salute; se non ha problemi, segue un alimentazione sana, è tranquillo e dorme bene la notte, allora può provarlo senza problemi.
Purtroppo se già parliamo di un soggetto nervoso o ansioso, oppure con problemi di sonno, bisogna assolutamente evitare. Sarebbe sempre consigliato darlo di mattina a colazione oppure a metà mattinata.
Meglio il caffè della moka e non quello che può prendere alla macchinetta della scuola, che veramente ha un sapore orrendo e lì si annida tanta sporcizia.
Dopo i 12 anni
Dopo i 12 anni, i bambini possono scegliere da soli e quindi potrebbero assumere maggiormente caffè, diventando adolescenti, possono prenderla come una bevanda da gustare in compagnia, ma anche come una valvola di sfogo che li solleva dalla stanchezza.
Purtroppo dovrebbero essere limitati se possibile, per evitare che possano diventare anche dipendenti e vivere male senza l’effetto della caffeina.
Considerando che la dose consigliata di caffè per un adulto è di 3 tazzine al giorno, per loro andrebbe moderato molto quest’aspetto e quindi concedere una tazza al giorno, preferibilmente di mattina a colazione.
Limitare le dosi durante l’adolescenza può essere importante per evitare di intaccare anche il sistema nervoso centrale e avere problemi di insonnia.
Talvolta il caffè a stomaco vuoto può provocare anche problemi come gastrite o acidità, perché è una sostanza acida. Sarebbe opportuno prenderlo dopo mangiato, in tal modo che possa anche favorire la digestione, ma solo dopo mangiato.
Molti pensano che faccia anche dimagrire, perché è vero che aiuta a bruciare le calorie, ma non va pensato assolutamente come sostituto dei pasti principali o di una merenda.
Che tipo di caffè possono bere i bambini?
Abbiamo appurato che i bambini prima dei 12 anni non possono berlo, anzi nemmeno assaggiarlo. Ma esistono comunque dei surrogati da poter utilizzare per concedere loro delle bevande calde e piacevoli, che hanno effetti simili ma non creano grossi problemi.
Il caffè decaffeinato per i dolci
Il caffè decaffeinato non fa molto bene ai bimbi piccoli, eliminando la caffeina purtroppo il contenuto viene sottoposto ad un processo chimico che può provocare un effetto spiacevole alla salute anche nel periodo adolescenziale.
Molte persone lo utilizzano però per fare alcuni dolci, come ad esempio il tiramisù, così da poterlo dare ai bambini. Oppure in una dose di latte, non tutti i giorni.
Gli adulti che hanno problemi di cuore, spesso, bevono decaffeinato, per non limitarsi a non berne più per tutta la vita.
Orzo, un ottimo surrogato
Bere il caffè non è sempre una specie di obbligo morale, c’è chi ama l’orzo e lo dà anche ai bambini. Il colore è simile ma risulta più acquoso ed ha un ottimo sapore.
L’orzo non contiene assolutamente caffeina e zuccheri e quindi non ne riproduce gli effetti.
L’orzo si può dare ai bimbi anche già dallo svezzamento. Una bevanda dissetante che non comporta fastidi a livello intestinale, nè alcun tipo di sensibilità ad altri apparati. La quantità da dare sono all’incirca tre cucchiaini da diluire in acqua calda.
Domande frequenti
Perché ai bambini fa male il caffè?
I bambini non possono assumere questa bevanda per le alte dosi di caffeina che contiene che provocano danni all’intestino, al cuore e disturbi del sonno.
Caffè nel latte: sì o no?
Un goccio è consigliato, ogni tanto per i bambini. Ma a lungo andare, rendere questo connubio la bevanda mattutina, può provocare problemi.
Insieme formano tannato di albumina, difficile da digerire sia per adulti che per bambini, può provocare acidità e fastidi durante tutta la giornata e soprattutto a lungo andare gastrite e problemi intestinali gravi.
Quanto caffè possono bere i bambini?
I bambini dai 12 anni in su possono bere 45 g di caffeina, quindi mezza tazzina, a patto che non sia tutti i giorni, ma ogni tanto. Quindi meno della metà della dose consigliata agli adulti, ossia tre tazzine.
Il problema del bere caffe non riguarda solo la caffeina, ma anche al fatto che è una sostanza acida che non fa bene ai bimbi e spesso anche agli adulti.
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