Tra i mille dilemmi che un genitore deve affrontare nel corso della sua vita, uno dei primi con cui si viene in contatto riguarda l’uscita dall’ospedale con il piccolo.
Il trasporto neonato in auto da ospedale con ovetto o navicella è uno di quei dilemmi a cui occorre pensare prima che la nascita avvenga, perché è necessario un minimo di riflessione e qualora vi trovaste a dover capire cosa fare dopo che il bambino è già venuto al mondo, è possibile che non abbiate oramai più la necessaria lucidità.
Come si porta a casa un neonato dall’ospedale?
Io ricordo ancora quei momenti come una grandissima emozione, ma anche una grande confusione e solo il decisivo intervento del medico, mi ha salvato dal capire se fosse meglio usare ovetto o navicella per uscire dall’ospedale con Martin.
Ad ogni modo per comprendere cosa utilizzare tra navicella e ovetto per l’uscita dall’ospedale, il passo più semplice di solito è chiedere consiglio al medico, che sicuramente avrà una risposta immediata alla domanda.
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Prima di dilungarmi sull’argomento, vorrei parlarvi della mia personale esperienza, qui all’ospedale di Bolzano.
Io pensavo, o meglio ero proprio convinto, che il bambino dovesse uscire dall’ospedale a bordo della navicella, perché sapevo che il seggiolino fosse esclusivamente riservato al trasporto in auto.
Come trasportare il neonato dall’ospedale a casa?
Con mia enorme sorpresa invece il dottore mi ha spiegato che i neonati devono uscire dall’ospedale all’interno dell’ovetto, ovvero sullo stesso supporto che si usa per il viaggio in auto.
Non so sinceramente se le cose stiano così in tutta Italia, ma questa è la linea che adotta quantomeno l’Azienda Sanitaria di Bolzano.
Tralasciando un attimo la mia personale esperienza, penso che la prima cosa su cui riflettere, quando si parla dell’uscita dall’ospedale, sia pensare a come rientrerete a casa, ovvero su quale mezzo di trasporto.
Qualora aveste la fortuna di vivere nelle vicinanze dell’ospedale, è infatti possibile che vogliate tornare a casa a piedi, anche se per la mamma potrebbe non essere una grande idea, perché potrebbe essere stanca e indolenzita.
In questo raro caso, penso che la navicella sia la soluzione ideale, perché al suo interno il bambino sta decisamente più comodo che all’interno dell’ovetto e dunque si adatta alla perfezione a compiere un tragitto a piedi.
Lo stesso discorso si potrebbe fare se magari avrete necessità di prendere l’autobus per far ritorno a casa.
Qualora invece doveste prendere la macchina, come avviene nella stragrande maggioranza dei casi, occorre comprendere che tipo di carrozzina voi abbiate acquistato.
La risposta a questa domanda merita un approfondimento. Un tempo, anche pochi anni fa, si era soliti trasportare il bambino in auto sulla navicella almeno per il primo mese di vita, poiché si pensava che l’ovetto non fosse adatto ad ospitare il neonato in questo lasso di tempo.
Oggi invece presumo che nessuno trasporti più il neonato in auto a bordo della navicella, poiché si è appurato che l’ovetto può ospitare senza problemi il neonato, anche se per un tempo limitato, si consiglia infatti di non superare le due o tre ore (puoi approfondire il tema nella nostra guida “a quanti mesi nell’ovetto?”.
Ad ogni modo non è vietato trasportare il neonato in auto a bordo della navicella, a patto che questa sia omologata per questo scopo.
Per verificare se la navicella possiede o meno l’omologazione, basta cercare al suo interno un’etichetta arancione che certifichi l’avvenuto ottenimento del certificato. Qualora non ci fosse, significa che la navicella non può essere usata in auto.
Occorre precisare che trovare una navicella omologata sia quasi impossibile e che di solito non sia presente neanche un modello all’interno dei negozi per bambini.
Ho anche provato a cercare un modello su Amazon, ma sene trova solo uno, prodotto dalla Maxi Cosi, che se siete curiosi potete consultare a questo indirizzo.
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Qualora avessi comprato una navicella omologata, dovresti aver ricevuto anche un apposito kit per agganciarla all’auto sfruttando le cinture di sicurezza.
La navicella va poi messa ovviamente nel sedile posteriore e la testa del neonato va posizionato verso l’interno dell’autovettura e non verso l’esterno.
Dico subito che io non sono certo un esperto e che ciò che vi dirò non ha alcun valore scientifico, ma è solo l’espressione della mia opinione personale.
Non è solo una questione di mode o di tendenze, il privilegiare l’ovetto piuttosto che la navicella per l’uscita dall’ospedale ha fondate ragioni relative alla sicurezza del piccolo, sulla quale io non ammetto eccezioni.
L’ovetto è uno strumento studiato e concepito per garantire al neonato la massima sicurezza (supera vari crash test e prove varie), quindi non vedo il motivo per non usarlo.
Che lo si voglia o no, la navicella è insufficiente a mettere in sicurezza il bambino e il fatto che in passato si usasse, non significa che abbia senso usarla ancora oggi.
Dunque non fatevi troppi pensieri e, anche se dovrete affrontare un viaggio medio lungo, usate l’ovetto per stare sereni sia voi neo-genitori, che la piccola creatura che movimenterà la vostra vita dal quel momento in poi.
Dove mettere il neonato quando si esce dall’ospedale?
Il neonato si può mettere nell’ovetto posizionato sul sedile posteriore lato passeggero e in senso contrario di marcia.
Dove mettere il bambino appena nato?
Il bambino appena nato si può mettere in una culla posizionata vicino al letto dei genitori o in una culla fianco letto.
Dove mettere il neonato in casa?
Il neonato in casa bisogna metterlo in:
– una stanza con temperatura di massimo 18 gradi
– una stanza pulita e aerata
– un lettino con barriere
– un side bed, lettino accanto al letto
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