La fine dell’allattamento al seno è una delle fasi più delicate della vita di una mamma, che viene vissuta con un pizzico di apprensione.
Nel mio caso ammetto che il piccolo Martin è sempre stato un “ciuccione” e ha sempre approfittato della disponibilità della mamma per farsi tante belle poppate, forse anche troppe.
Anche a dir la verità anche i pedagogisti insegnano oggi che la parola TROPPO non andrebbe mai usata in questa fase della vita dei piccoli e che i pargoli debbano sempre essere libero di usufruire del seno ogni qualvolta lo richiedano.
Ad ogni modo noi siamo appena passati per la fase del distacco dal seno, perché Martin ha smesso completamente circa 2 mesi fa e ammetto che le cose sono andate bene, nonostante sia io che la mamma vivessimo questo momento con grande preoccupazione.
Le cose sono andate da se: il piccolo ha capito intorno al suo decimo mese che il biberon non era un nemico e col tempo ha iniziato a prenderci gusto, sino a quando ha capito di fare molta meno fatica rispetto al seno.
Da qui il gioco è stato semplice e il piccolo si emoziona ogni volta in cui vede davanti a se un biberon pieno di latte.
Anche se il vostro piccolo è cresciuto da sempre col biberon e con il latte artificiale, immagino però che ci sia una domanda che ci accomuna: sarà mai possibile alternare latte liquido e in polvere?
É quello che cercheremo di comprendere oggi nella nostra guida dando una risposta semplice e chiara sul tema latte in polvere o liquido.
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Alternare latte liquido e in polvere: è possibile?
Come spiegherò meglio nel paragrafo che segue, il genitore alle prese con un neonato che si alimenta prevalentemente di latte artificiale è spesso preso da una certa smania di acquisto che lo porta a far di tutto per evitare di rimanere privo di latte in casa.
Ovviamente tanto varia in base al neonato, ma il mio piccolo Martin nelle rare occasioni in cui è rimasto senza latte è diventato una furia!
Occorre anche dire che la situazione del latte artificiale in commercio in Italia è molto variegata e che le cose cambiano sensibilmente in base alla regione in cui ci troviamo.
In Sardegna ad esempio riuscire a trovare latte liquido pare un’impresa, molto più ardua che a Bolzano (conosco molto bene entrambi i territori).
La difficoltà nel riuscire a reperire la materia prima fa in modo che i genitori tendano ad arrangiarsi e ad acquistare latti artificiali di marche o tipi differenti.
Io ad esempio ho sempre dato a Martin il latte liquido, ma quando faccio fatica a trovarlo, cambio subito sul latte in polvere.
Chi, come me, segue questo principio, può facilmente ritrovarsi nella situazione di dover alternare latte liquido a latte in polvere ed è normale chiedersi se sia possibile.
La risposta è sì, ma ovviamente tanto dipende dal bambino.
Martin predilige il latte liquido, ma non fa troppe storie nel caso gli si proponga quello in polvere. Non escludo però che possano esserci neonati che, abituati da sempre ad un tipo di latte, tendano a rifiutarne un tipo diverso.
Insomma, tendenzialmente è possibile, ma tanto dipende dalla reazione del vostro piccolo.
Si possono mischiare due latti artificiali diversi?
Quando si passa per la fase del latte artificiale, c’è subito una cosa da comprendere: non è possibile rimanerne privi in casa!
A quanti di voi è capitato di ricercare una farmacia aperta la notte per comprarne all’ultimo momento? Beh, a me è successo ben più di una volta!
Il latte diventa una sorta di dipendenza e una sorta di chiodo fisso per il genitore che man mano impara a non rimanerne mai sprovvisto.
Sono appena rientrato da una vacanza lunga in Sardegna, dove riuscire a trovare latte artificiale liquido è stata un’impresa.
Ho macinato km di strade solo per raggiungere l’unico negozio che ne aveva in vendita!
Ecco quindi che il genitore previdente acquista latte ad ogni occasione e arriva ad acquistare anche le marche che di solito il bambino non beve, proprio perché spesso è difficile da trovare (specie se il vostro pargolo è un amante del latte liquido, molto meno diffuso di quello in polvere).
Ovviamente questa mania di acquisto si abbina spesso (è così almeno nel mio caso) ad un tentativo di razionalizzarne il consumo, perché ritrovarsi a dover acquistare latte una volta ogni due giorni, non penso che sia così tanto ambito (questo ritmo è stato a lungo il mio ritmo di acquisto).
Il tentativo di razionalizzazione del consumo fa in modo che in talune situazioni sia ottimale preparare un biberon con due latti di marchi diversi, proprio per evitare gli sprechi.
É possibile? La risposta alla domanda è sì! Nel senso che non esistono particolari controindicazioni nel mixare due latti di marchi diversi e non esiste alcun effetto collaterale che possa influenzare negativamente il bambino.
Come so che è così? Ho solo consultato il web in lingua inglese (in italiano non si trovano informazioni a riguardo) e mi sono fatto un’idea. Dunque non prendete le mie parole come una Bibbia perché io in chimica ho preso al massimo un 6 a scuola e se avete dei dubbi, basta fare una chiamata veloce al proprio pediatra!
L’unico consiglio che mi sento di darvi personalmente (perché io stesso non lo farei) è quello di non mixare due latti di formula diversa (ad esempio un tipo 1 con un tipo 2), ma solo perché con i neonati è sempre meglio avere mille attenzioni e io mi faccio tante paranoie.
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Si possono alternare due latti artificiali diversi?
Anche in questo caso la difficoltà nel reperire un determinato tipo di latte artificiale può portare alla necessità di passare da una marca all’altra senza eccessivo preavviso.
Non conosco quale sia la risposta scientifica a questa domanda, ma vi racconto la mia esperienza personale.
Martin ha talvolta spaziato ad un latte artificiale principale ad alcuni che fui costretto ad acquistare per necessità.
Martin beve solitamente il latte Nidina della Nestlé, ma ha bevuto in alcune occasioni l’Humana e anche quello della Mellin (solo perché ne rimasi privo in caso e mi accorsi alle 20 di una Domenica ed era l’unico latte disponibile alla Lidl, unico negozio ancora aperto).
Dunque la mia risposta alla domanda è ancora una volta sì, ma vi consiglio di cuore di cercare di evitarlo e farlo solo per estrema necessità.
Il latte diventa un momento speciale nella vita di un bambino, un momento dolce e importante che è sempre meglio vivere al meglio.
Dunque se il piccolo è abituato e godersi il latte di un determinato marchio, cercate sempre di mantenere il medesimo marchio, fino al momento in cui si passerà definitivamente al latte vaccino.
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